In un gran numero di ambienti lavorativi, può capitare di essere esposti quotidianamente a dei rumori particolarmente intensi. Ecco spiegato il motivo per cui l’UE ha voluto emanare una legge che va a garantire la tutela migliore possibile del personale dipendente, proprio tramite l’uso di specifici e adeguati dispositivi antirumore.
Si tratta, nello specifico, di cuffie antirumore, che devono essere realizzate seguendo e rispettando degli standard di legge particolarmente severi, in modo tale da salvaguardare il più possibile l’udito di tutti i lavoratori. Secondo quanto è previsto dalla normativa di riferimento, quindi, ci sono diverse categorie di lavoratori che devono utilizzare in via obbligatoria delle cuffie antirumore, ovvero tutti coloro che devono affrontare dei livelli di rumore che vanno al di sopra della soglia limite pari a 80 dB.
Il funzionamento delle cuffie antirumore
Stiamo facendo riferimento a dei dispositivi che permettono, come detto, di tutelare l’udito. Cosa riescono a garantire? Un alto livello di isolamento acustico, attutendo notevolmente i rumori. Le cuffie antirumore per lavoro risultano essere particolarmente efficaci in modo particolare per evitare tutti quei danni che possono derivare dal fatto di rimanere esposti per tanto tempo a dei rumori costanti o molto frequente, come ad esempio in ambito industriale oppure con l’uso di martelli pneumatici. Ecco spiegato il motivo per cui è fondamentale acquistare dei modelli di qualità, come quelli presenti su www.ideashopadria.com.
In tutti gli ambienti di lavoro deve essere eseguita una specifica valutazione in merito al rischio rumore. Insomma, è necessario capire quali potrebbero essere i pericoli principali per l’udito. È chiaro che il rischio maggiore è presente in ambienti come industrie, falegnamerie oppure officine, così come in tutti quei luoghi in cui si trovano dei macchinari che producono rumori assordanti e continui.
Come valutare il rischio rumore
Quali sono le tipologie di cuffie antirumore più adatte? Non è solo il grado di praticità che fa la differenza, ma la selezione del modello migliore è legata anche e soprattutto all’intensità del rumore che si deve rimuovere oppure ridurre. Di conseguenza, serve svolgere un’apposita misurazione del rumore che è presente proprio sul luogo di lavoro, indipendentemente dal fatto che sia un locale del tutto chiuso oppure aperto.
Come si deve svolgere la misurazione del rumore? Serve, come si può facilmente intuire, utilizzare uno specifico strumento, che sia in grado di effettuare il calcolo relativo alla pressione delle onde sonore espressa in decibel. Questo valore corrisponde al grado di intensità sonora rispetto alla più alta sensibilità dell’udito rispetto alle basse frequenze.
Quali sono le principali tipologie di cuffie antirumore
La realizzazione di cuffie antirumore deve, come detto, rispettare dei requisiti di legge ben precisi. Di conseguenza, vengono sviluppate e create con lo scopo di isolare in modo parziale o totale il rumore all’interno degli ambienti di lavoro. Ci sono numerosi modelli di cuffie antirumore in commercio e, come si può facilmente intuire, la scelta dipende dall’intensità del rumore che deve essere eliminato.
Giusto per fare qualche esempio, c’è la possibilità di acquistare delle cuffie antirumore che sono dotate di radio, ma anche di microfono. Altri modelli elettronici sono sviluppati con un alto livello di tecnologia, mentre si possono trovare anche delle cuffie antirumore passive, che permettono di svolgere adeguata prevenzione rispetto a varie tipologie di rischi dal punto di vista acustico.
Le cuffie per la salvaguardia dell’udito rispetto a un rischio acustico standard si caratterizzano per essere notevolmente leggere. Infatti, presentano un peso che si aggira intorno ai 250 grammi, ma in alcuni casi anche di meno. Nella maggior parte dei casi, vengono costruite in ABS e possono contare sulla presenza di appositi paraorecchie creati in schiuma piuttosto che in gommapiuma. Fondamentale garantire aspetti come morbidezza, praticità e comfort, soprattutto per via del fatto che il lavoratore deve indossarle spesso per buona parte della giornata lavorativa.