Forse ti sarà capitato di sentire chiamare qualcuno con il termine “busone”. Di certo non si tratta di un complimento, né di una parola opportuna e delicata da avere nel proprio vocabolario delle buone maniere, perché busone è la parola con la quale in gergo dialettale si indicano volgarmente gli omosessuali.
Busone, se ne parla anche in politica
È di qualche anno fa la notizia che anche in politica si è parlato di busoni. La parola “busone” è salita agli onori della cronaca nel 2011, quando Beppe Grillo, nel salutare Nichi Vendola al termine di un comizio politico, si rivolse a lui con la frase “At salut, buson”.
Il saluto del politico non ha mancato di destare polemiche e di finire presto al centro di una bufera mediatica. Sono scattate infatti in modo immediato le accuse di omofobia da parte di esponenti del mondo politico di sinistra, di associazioni di omosessuali, che continuano a lottare quotidianamente per il riconoscimento dei propri diritti, e del mondo del web, che ha subito manifestato il proprio disappunto, dissociandosi dalle parole di Grillo. Come abbiamo spiegato, busone infatti in dialetto romagnolo è un modo dispregiativo di rivolgersi agli omosessuali.
Precisa e puntuale è arrivata, in quella situazione, la replica di Beppe Grillo che, all’epoca, senza troppi mezzi termini, replicò così:
«Siete piccini, voi giornalisti, sciocchi, gretti… Ho usato il termine busone, come a Roma direi “mortacci tua”. Uso il dialetto locale. E poi io Vendola lo demolisco con i fatti, con la politica, non con gli insulti. Tutta la sinistra la demolisco così…».
Per quanto possa dirne Grillo, è innegabile che sentirsi chiamare con l’epiteto di busone, non sia un complimento proprio per nessuno.
Perché si dice “busone”: i diversi significati del termine
Abbiamo parlato dell’associazione tra la parola utilizzata in gergo romagnolo “busone” e gli omosessuali.
Ci sono tuttavia anche altri significati che possono essere ricondotti a questo termine. Il più celebre di tutti è quello che vuole la parola busone associata al significato di “persona con molta fortuna”.
In realtà un (volgare) nesso tra i due significati di busone c’è, eccome.
La parola busone si riferirebbe infatti, in modo specifico, al modo in cui i gay hanno i propri rapporti sessuali. Da questo deriva il modo di dire, sempre emiliano, di “a cul busone”, per indicare quando qualcosa ti coglie alla sprovvista, a braghe calate o, appunto, nella posa fisica cosiddetta a “90°”.
Ci sarebbe poi anche una terza interpretazione, secondo la quale busoni sarebbero coloro che si appassionano molto alle cose, come ad esempio i cultori della buona cucina: in questo caso sarebbero “busoni del gusto” tutti coloro che sono disposti a spendere qualsiasi cifra pur di mangiare bene.