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Come allestire un bagno nella tua attività commerciale

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di Redazione

10/09/2022

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Quando si possiede un’attività commerciale, bisogna tener conto di diversi fattori e, nel caso di negozi e location ad elevato afflusso di persone, l’arredamento rappresenta uno di questi. Uno degli elementi chiave di un’attività è il bagno. Si tratta di un ambiente che, spesso, passa erroneamente sottogamba quando si allestisce un luogo di lavoro e che, in realtà, è anche sottoposto a regolamentazioni statali piuttosto severe.

Quando si progetta e, successivamente, si procede con l’arredamento di un bagno pubblico, è necessario esaminare parametri importantissimi e completamente diversi rispetto a quelli che interessano una sala privata all’interno di un’abitazione. I bagni pubblici non devono essere sempre piacevoli all’estetica, ma la loro funzionalità e l’igiene non devono assolutamente essere sottovalutati.

Bisogna, per questo motivo, prestare attenzione sia alle dimensioni dell’ambiente che al numero di accessori presente in esso, attenendosi a tutte le guide utili. Inoltre, la presenza di fasciatoi all’interno dei servizi sanitari pubblici è diventata appannaggio di sempre piè attività. Ormai, si tratta di una priorità, sia negli uffici che negli store. Adeguarsi, magari in fase di ristrutturazione, può essere un importante valore aggiunto. Scopriamo, dunque, in che modo arredare un bagno pubblico al meglio.

Le proporzioni dei bagni pubblici: tutto ciò che c’è da sapere

La primissima cosa da tenere in considerazione quando si progetta un bagno all’interno di una struttura ad utilizzo pubblico deve essere la dimensione delle due sale, quella maschile e quella femminile. I bagni devono essere riservati e, inoltre, occorre che sia presente un bagno per i disabili. Al di là di questo, non ci sono vere e proprie misure minime per un bagno pubblico. L’unico appunto istituzionale al riguardo è sullo spazio di manovra che deve essere sempre garantito.

In linea generale, nei bagni pubblici lo spazio da rispettare tra due elementi deve essere di almeno 60 centimetri, mentre per l’altezza del lavabo, 90 centimetri saranno sufficienti. Il numero di bagni, invece, non è importante. In linea generale si opta per uno, massimo due bagni se l’attività è particolarmente grande, oppure ospita un numero cospicuo di persone.

I locali siti nei centri storici che, dunque, hanno a disposizione spazi ristretti, sono sottoposti a delle deroghe, differenti in funzione del comune in cui l’esercizio commerciale si trova. Data la peculiarità della circostanza e, vista la difficoltà rappresentata dalla progettazione e dall’arredo di un bagno pubblico, sarebbe opportuno non barcamenarsi col fai da te e, invece, navigare sul sito C.M.C.2.0 Prefabbricati per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e procedere più celermente con l’installazione.

Cosa non può mancare in un bagno pubblico

Ci sono degli accessori che non possono assolutamente mancare all’interno dei bagni pubblici. Tra questi, ovviamente, citiamo i lavabi, che possono essere a incasso o appoggiati ad un piano. Citiamo, poi, i rubinetti che si dividono tra quelli con meccanismo a pedale, quelli a infrarossi, automatici e molto più tecnologici e quelli a pulsanti, che rimangono azionati per un lasso di tempo limitato. Infine, non possono mancare i WC, che possono essere, invece, in acciaio inox o ceramica.

Meritano un discorso a parte, invece, gli accessori come pattumiere, appendini e distributori di carta. Oltre a questo, si rivelano fondamentali i fasciatoi, in grado di permettere ai genitori di prendersi cura dei figli in maniera adeguata anche negli spazi pubblici. I fasciatoi nei bagni pubblici sono, generalmente, a muro e dotati di cinture di sicurezza e dispenser per tovagliette, oltre a ganci portaborse. Le opzioni prefabbricate, in questo senso, sono diverse e, per fortuna, è possibile scegliere tra un’ampia gamma di modelli, utili a soddisfare anche le esigenze più particolari.

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