Mammografia: tutto quello che c’è da sapere su questo esame
di Redazione
03/07/2022
La prevenzione è importantissima e non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura di sé stesse, partendo dagli esami che ci aiutano a controllare il nostro stato di salute e ci permettono di intervenire in tempo in caso di bisogno.
In questo articolo parleremo della mammografia, spiegandovi perché è così importante, quando dovrebbe essere fatta e la procedura d’esame.
Cos’è la mammografia e a cosa serve
Prima di tutto, è necessario capire a pieno cosa si intende quando si parla di mammografia, in modo da non confonderla con altri esami come l’ecografia e avere chiaro in mente che tipo di esame sia.
La mammografia è un esame che si serve delle radiazioni ionizzanti, le quali permettono di studiare la mammella a livello morfologico per rilevare eventuali lesioni mammarie. Ad esempio, quelle che formano i tumori hanno l’aspetto di opacità nodulari e sono caratterizzate da micro-calcificazioni polimorfe, margini irregolari o aree di distorsione strutturale.
Con il passare degli anni e l’avanzamento tecnologico è stato possibile anche aumentare la precisione diagnostica di questo esame così importante, arrivando alla mammografia in Tomosintesi, il metodo più avanzato e più utilizzato al giorno d’oggi. Questo particolare metodo infatti, prevede la scomposizione in vari strati della mammella, permetto valutare più accuratamente lo stato di salute della zona e di trovare quelle lesioni difficili da rilevare a causa della sovrapposizione del tessuto ghiandolare che le nasconde, soprattutto nei casi in cui il seno è caratterizzato da una densità fibro-ghiandolare elevata.
Come abbiamo accennato in precedenza, la mammografia è essenziale per prevenire i tumori alla mammella, infatti tramite questo esame è possibile rilevare anche le lesioni più piccole. Se abitate a Parma o provincia e non avete ancora trovato un centro di fiducia a cui affidare la vostra salute, allora troverete ciò che cercate in Radiologia Pasta, i cui professionisti eseguiranno tutti gli esami necessari con la massima accuratezza.
Quando effettuare la mammografia
Sebbene l’esame possa essere effettuato da chiunque, le indicazioni ufficiali consigliano di sottoporsi alla mammografia alle donne dai 40 anni in su.
L’obiettivo di questo esame è diagnosticare precocemente eventuali tumori, anche quando non si presentano sintomi specifici. Infatti, le statistiche confermano che se il carcinoma mammario viene diagnosticato in fase preclinica, si risolve del tutto nella maggior parte dei casi. Al contrario, se viene diagnosticato in fase avanzata, la possibilità di trattarlo e guarire è decisamente più ridotta.
Dai 40 anni in poi aumenta la possibilità di andare incontro ad un tumore mammario, quindi è importante tenere sotto controllo la situazione attraverso questo esame diagnostico. Tuttavia, il medico potrebbe prescrivere una mammografia ad alcuni soggetti sotto i 40 anni in caso di familiarità, cioè se una o più donne che siano parenti di primo o secondo grado hanno sviluppato un tumore mammario.
Secondo i suggerimenti medici, è opportuno sottoporsi alla mammografia senza un limite d’età, quindi anche oltre i 70 anni.
Come si svolge l’esame
La mammografia ha una durata di pochi minuti e viene eseguito tramite il mammografo, uno strumento radiologico che proietta un fascio di raggi X sulla mammella e consentire di valutarne la morfologia e la struttura. Dopo aver posizionato la mammella sul piano, essa verrà compressa per immobilizzarla e ottenere un’immagine di qualità, oltre a permettere di utilizzare una dose bassa di radiazioni.
Secondo l’esecuzione standard, si devono acquisire due immagini per ciascuna mammella per poterle valutare nella loro totalità.: una cranio-caudale e una obliqua medio-laterale
Sappiate che si tratta di un esame completamente indolore, quindi viene eseguito senza anestesia o sedazione. Al massimo, alcune donne sentono un leggero fastidio durante la compressione della mammella, ma dura quei pochi minuti dell’esame per scomparire subito dopo. Se avete paura delle radiazioni a cui verrete esposte, basta sapere che è di gran lunga maggiore il beneficio diagnostico, rispetto ad eventuali effetti secondari.
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